Piano Scuola 4.0 - Azione 1 - Next generation class - Ambienti di apprendimento innovativi D.M. 218/2022 - Innovazione e movimento

Descrizione

Il Progetto fa riferimento ai seguenti paradigmi pedagogico-culturali:

- il costruttivismo sociale (Vygotskij, Bruner);

- la tradizione dell'attivismo pedagogico (Dewey, Montessori);

- la centralità dello studente (Rogers);

- la scuola per le competenze del futuro (D.Goleman, P.Senge, E.Morin, L.Corradini).

Tali paradigmi vengono declinati in metodologie didattiche innovative quali: -la "didattica collaborativa", un processo di apprendimento co-costruito che rafforza le competenze metacognitive, rendendo gli allievi consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, delle proprie capacità, ma anche dei limiti sui quali lavorare nel tentativo di superarli, traendo benefici dalle opportunità di positivi scambi con i compagni in un percorso non competitivo, ma di reciproco supporto per riuscire, con il contributo di tutti, a raggiungere la "meta". È una modalità che favorisce l'inclusione, valorizzando ogni diversità poiché tutti possono, in un modo o nell'altro, offrire un contributo e aggiungere "un pezzo" necessario o indispensabile per arrivare alla "meta"; - "oltre le discipline", un framework pedagogico-organizzativo che consolida il passaggio dalla didattica per contenuti a quella per competenze, declinato in diversi ordini e gradi di scuola con opportune specificità ma sempre con attenzione allo sviluppo di abilità cognitive, metacognitive e trasversali. L'approccio è "student-centered" e supera il modello trasmissivo grazie ad attività basate su una pratica laboratoriale pienamente integrata con la didattica curricolare nell'orario ordinario delle lezioni, se del caso compattato e/o riorganizzato. Le suddette metodologie didattiche innovative sono realizzate in ambienti di apprendimento dedicati: -aule fisse nei vari plessi della Scuola Primaria, caratterizzate dalla dimensione "immersiva", dalla mobilità e dalla flessibilità, ovvero dalla possibilità di cambiare la configurazione dell'aula sulla base delle attività disciplinari e interdisciplinari e cercando di operare affinché tutte le alunne e tutti gli alunni possano usufruire degli spazi trasformati. In questi ambienti è la "persona educante" che rende possibile l'adattabilità continua dei setting didattici, in cui giocano un ruolo fondamentale non tanto la disponibilità delle ICT e gli arredi flessibili e versatili quanto la visione didattico-pedagogica del docente; -aule laboratorio disciplinari nella Scuola secondaria di I grado. Le aule sono assegnate in funzione delle discipline per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. Il docente non ha più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre discipline, ma può adeguarlo a una didattica attiva di tipo laboratoriale, predisponendo arredi, materiali, libri, strumentazioni, device, software, ecc.
Inoltre, il movimento del corpo dello studente nello spostamento da un ambiente di apprendimento all'altro è funzionale al processo insegnamento-apprendimento grazie alla riattivazione della concentrazione e delle capacità cognitive. La personalizzazione grafica delle pareti delle aule per disciplina consentirà il passaggio dagli ambienti di apprendimento "anonimi" a quelli "emozionali", nell'ottica degli "edifici apprenditivi".