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Percorsi di studio

Scuola Secondaria - Indirizzo Musicale

Cos'è

Presentazione

I Percorsi ad Indirizzo Musicale costituiscono parte integrante del Piano Triennale dell'Offerta Formativa della nostra scuola, in coerenza con il Curricolo d'Istituto e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo di cui al DM n. 254/2012. I corsi rientrano nel piano di studi dell'alunno/a, diventando a tutti gli effetti disciplina curriculare e materia degli Esami di Stato al termine del primo ciclo d'istruzione.
Dal 2010 è attivo, presso la Scuola Secondaria di Primo Grado "M. Valgimigli" di San Piero in Bagno, l'Indirizzo Musicale, trasformato- a partire dall'a.s. 2023/2024 - nei nuovi Percorsi ad Indirizzo Musicale come previsto dal DM n. 176/2022, attraverso l'istituzione di quattro cattedre di strumento: chitarra, clarinetto, flauto traverso e pianoforte.
La frequenza a tali percorsi permette agli alunni e alle alunne che al momento dell’iscrizione alla scuola secondaria abbiano scelto di frequentare l’indirizzo musicale, di imparare a suonare uno strumento musicale all'interno della scuola pubblica in maniera gratuita e con professionisti del settore. I docenti di strumento musicale sono altamente qualificati, con una solida formazione accademica e artistica, e propongono un curricolo di studio che include una pluralità di linguaggi e generi musicali.
Per accedere ai Percorsi ad Indirizzo Musicale è necessario segnalarne la volontà al momento dell'iscrizione alla scuola secondaria. Questa scelta comporta l'aggiunta di una disciplina (lo strumento musicale) al normale curricolo degli alunni, che come tutte le altre materie di studio prevede ore di lezione obbligatorie, valutazioni e certificazione delle competenze acquisite alla fine dei tre anni di studio.

Gli alunni e le alunne che scelgono di frequentare i Percorsi ad Indirizzo Musicale partecipano ogni settimana a tre ore aggiuntive di lezione:
– una di studio pratico individuale dello strumento;
– una di musica d'insieme;
– una di teoria musicale collettiva.
Le lezioni di teoria e musica d'insieme si svolgono nello stesso pomeriggio, una di seguito all'altra, garantendo così due soli rientri pomeridiani settimanali.
L'orario è organizzato dal lunedì al venerdì, con inizio trenta minuti dopo la fine delle lezioni mattutine e conclusione entro le ore 18:30. All'inizio di ogni anno scolastico viene definito l'orario pomeridiano degli alunni e delle alunne iscritti/e, cercando di tenere conto delle esigenze delle famiglie ed evitando la sovrapposizione con altri eventuali impegni (sport, danza, teatro, ecc.).
È possibile, per gli alunni e le alunne che ne facciano richiesta, consumare il proprio pasto nei locali della scuola durante la pausa pranzo, sotto la sorveglianza di un docente.

Finalità formative
L'insegnamento dello strumento musicale:
● promuove la formazione globale dell'individuo, offrendo — attraverso un'esperienza musicale completa 
— occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa;
● integra il modello curricolare sviluppando, nei processi evolutivi dell'alunno/a, unitamente alla
dimensione cognitiva, quella pratico-operativa, estetico-emotiva e creativa;
● offre all'alunno/a, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, favorendo una più avvertita coscienza di sé e del modo di
rapportarsi agli altri;
● fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio.
La pratica strumentale permette di accedere direttamente al linguaggio musicale attraverso l'esperienza concreta del suono e del gesto. Sviluppa le abilità senso-motorie, consente di mettere in gioco la soggettività ponendo le basi per capacità di valutazione critico-estetiche, e incoraggia l'elaborazione autonoma del materiale sonoro attraverso improvvisazione e composizione. L'aspetto performativo, infine, porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale, fornendo un contributo al senso di appartenenza sociale.
                                                                                                                                                                          (Tratto da: Ciro Fiorentino e Massimo Orlando, L'insegnamento musicale, Carish, Milano 2008)
 

Cosa serve

Gli strumenti

IL PIANOFORTE                                           

Strumento a tastiera tra i più versatili e completi, il pianoforte permette di eseguire contemporaneamente melodia, accompagnamento e struttura armonica. Racchiude in sé le possibilità di un’intera orchestra ed è per questo considerato fondamentale nello studio della musica. Il suo vasto repertorio attraversa secoli e generi, dal repertorio rinascimentale al jazz, dal minimalismo al pop. La disposizione razionale della tastiera favorisce la comprensione della teoria musicale, rendendolo uno strumento centrale anche per lo sviluppo delle competenze compositive. Per iniziare è sufficiente una buona tastiera digitale, oggi facilmente reperibile a costi contenuti.

IL FLAUTO TRAVERSO

Strumento a fiato della famiglia dei legni, il flauto traverso si distingue per il suono limpido e brillante. Dalla sua forma moderna, definita tra Settecento e Ottocento, accompagna stabilmente orchestra, musica da camera e formazioni scolastiche. Leggero e maneggevole, è adatto a tutte le età e a ogni livello di studio. Agile ed espressivo, trova spazio in ogni genere musicale: dalla classica al jazz, dal pop alle colonne sonore

IL CLARINETTO                                                    

Strumento a fiato della famiglia dei legni, il clarinetto si distingue per la sua versatilità timbrica e per l’estensione ampia, che gli consente di esprimere sia melodie dolci e profonde sia passaggi brillanti e virtuosistici. Comparso in epoca relativamente recente rispetto agli strumenti più antichi, trova in Mozart un primo grande promotore e si afferma definitivamente tra Settecento e Ottocento. Utilizzato nell’orchestra sinfonica, nella musica da camera e nelle bande — dove costituisce spesso la voce melodica principale — è voce di riferimento nella prima grande stagione del jazz. La sua struttura ad ancia semplice permette di lavorare con gradualità sul controllo del suono, sull’intonazione e sulla dinamica. Studiare clarinetto significa sviluppare concentrazione, ascolto, precisione e capacità espressiva.

LA CHITARRA

Strumento a corde tra i più diffusi al mondo, la chitarra vanta una lunga storia che attraversa culture, secoli e generi. Utilizzata nella musica classica, popolare, contemporanea e leggera, può essere solista, d’accompagnamento o parte di un ensemble. La pratica chitarristica favorisce lo sviluppo dell’indipendenza motoria, della sensibilità ritmica e dell’ascolto armonico. L’ampia disponibilità di repertori, insieme alla possibilità di esercitarsi anche in autonomia, rende la chitarra uno strumento completo e formativo, adatto a percorsi sia individuali che collettivi.

Tempi e scadenze

Struttura organizzativa

Scuola/Istituto

Progetto

Altro

Documento

Regolamento